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INFORMATION TECHNOLOGY

Fake news e il nuovo fact checking di Google.

Al momento la verifica delle notizie non avverrà per tutte le ricerche. Sarebbe impossibile. Però da oggi Google mostrerà, accanto a una notizia indicizzata, “l’etichetta di verifica”: in sostanza verranno mostrate informazioni sulla dichiarazione verificata, da chi è stata fatta e se una fonte ha verificato quella particolare dichiarazione.

Non è Google a fare il fact-cecking, ma media ed editori: al momento ne sono 115. La spunta “Fact Check” sarà visibile anche in Google News: l’etichetta indentificherà gli articoli verificati dal team di editori di giornali e organizzazioni di fact-checking.

Come funziona il fact-cecking di Google?

Sul motore di ricerca Google. Se su un sito è stata eseguita la verifica dei fatti di una dichiarazione correlata alla ricerca, una casella in corrispondenza del risultato di ricerca indica:
  1.     la dichiarazione verificata
  2.     la persona che ha pubblicato la dichiarazione
  3.     l’editore che ha eseguito la verifica dei fatti
  4.     un riepilogo della verifica dei fatti
In Google News. Gli articoli che includono una verifica dei fatti sono contrassegnati dalla dicitura “Notizia verificata”.

Come Google determina le verifiche dei fatti da pubblicare.

Se una verifica dei fatti eseguita da un editore soddisfa alcuni requisiti, Google ne mostra immediatamente un riepilogo. In breve, i requisiti sono i seguenti. L’editore della verifica dei fatti deve rappresentare una fonte attendibile di informazioni (questo viene stabilito da un algoritmo). Si verifiacno poi:
  1.                 le dichiarazioni oggetto di verifica
  2.                 le conclusioni della verifica
  3.                 come si è giunti alle conclusioniIl contenuto della verifica deve indicare chiaramente:
  4.                 citazioni e fonti primarie di informazioni
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