TUTELA DEI DATI PERSONALI
Commissione UE: revisione delle decisioni di adeguatezza per il trasferimento dei dati personali verso Paesi terzi.
La Commissione europea ha concluso con successo la revisione di 11 decisioni di adeguatezza esistenti. Queste decisioni erano state adottate nell'ambito della legislazione sulla protezione dei dati dell'UE precedente al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
Nella sua relazione, la Commissione ritiene che i dati personali trasferiti dall'Unione europea verso: Andorra, Argentina, Canada, Isole Faroe, Guernsey, Isola di Man, Israele, Jersey, Nuova Zelanda, Svizzera e Uruguay continuino a beneficiare di adeguate garanzie di protezione dei dati.
Pertanto, le decisioni di adeguatezza adottate per questi 11 Paesi e territori rimangono in vigore e i dati possono continuare a fluire liberamente verso queste giurisdizioni.
In totale sono in vigore 16 decisioni di adeguatezza, rispettivamente per Andorra, Argentina, Canada (organizzazioni commerciali), Isole Faroe, Guernsey, Israele, Isola di Man, Giappone, Jersey, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Svizzera, Regno Unito (ai sensi del GDPR e del LED), Stati Uniti (per le organizzazioni commerciali certificate ai sensi del Quadro sulla privacy dei dati UE-USA) e Uruguay.
Nel 2019, l'UE e il Giappone hanno riconosciuto i rispettivi sistemi di protezione dei dati come "equivalenti", consentendo così la libera circolazione dei dati personali. Questo accordo ha creato la più grande area al mondo di flussi di dati liberi e sicuri. Nel giugno 2021 l'UE ha adottato decisioni di adeguatezza per il Regno Unito e nel gennaio 2022 per la Corea del Sud. Nel luglio 2023, la Commissione ha adottato la decisione di adeguatezza per il quadro UE-USA sulla privacy dei dati.
Una prima revisione dell'accordo con il Giappone si è conclusa con l'adozione di una relazione nell'aprile 2023 e la Commissione controlla anche l'applicazione degli accordi in vigore con il Regno Unito e gli Stati Uniti.
Il riesame ha dimostrato che i quadri normativi in materia di protezione dei dati negli 11 Paesi e territori sono ulteriormente convergenti con il quadro dell'UE e hanno rafforzato la protezione dei dati personali nelle loro giurisdizioni. Il GDPR ha ispirato cambiamenti positivi come l'introduzione di nuovi diritti per le persone, il rafforzamento dell'indipendenza e dei poteri delle autorità responsabili dell'applicazione delle leggi sulla privacy o la modernizzazione delle norme sui trasferimenti internazionali.
Le relazioni relative ai vari Paesi mostrano che, dopo l'adozione delle decisioni di adeguatezza ai sensi della direttiva sulla protezione dei dati del 1995, i diversi Paesi e territori hanno attuato una modernizzazione completa della loro legislazione sulla privacy. Hanno ulteriormente allineato i loro quadri normativi al GDPR o hanno introdotto riforme specifiche, che hanno rafforzato in modo significativo le tutele per i dati personali. Queste riforme hanno rafforzato, ad esempio, l'indipendenza e i poteri di applicazione delle autorità di protezione dei dati. Per colmare alcune lacune rispetto al quadro normativo dell'UE in materia di privacy, alcuni Paesi hanno introdotto garanzie specifiche per rafforzare la protezione dei dati provenienti dallo Spazio economico europeo, anche per facilitare l'esercizio dei diritti dei cittadini europei.
Dall'esame è emerso inoltre che le autorità pubbliche nelle 11 giurisdizioni sono soggette a garanzie adeguate nel settore dell'accesso ai dati da parte delle autorità pubbliche, in particolare per scopi di applicazione della legge o di sicurezza nazionale. Ciò include meccanismi efficaci di supervisione e di ricorso.
La Commissione continuerà a monitorare gli sviluppi pertinenti nei Paesi e nei territori interessati, in particolare quando sono in corso ulteriori riforme legislative. Il GDPR prevede che la Commissione riveda periodicamente le decisioni di adeguatezza.
Nella sua relazione, la Commissione ritiene che i dati personali trasferiti dall'Unione europea verso: Andorra, Argentina, Canada, Isole Faroe, Guernsey, Isola di Man, Israele, Jersey, Nuova Zelanda, Svizzera e Uruguay continuino a beneficiare di adeguate garanzie di protezione dei dati.
Pertanto, le decisioni di adeguatezza adottate per questi 11 Paesi e territori rimangono in vigore e i dati possono continuare a fluire liberamente verso queste giurisdizioni.
In totale sono in vigore 16 decisioni di adeguatezza, rispettivamente per Andorra, Argentina, Canada (organizzazioni commerciali), Isole Faroe, Guernsey, Israele, Isola di Man, Giappone, Jersey, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Svizzera, Regno Unito (ai sensi del GDPR e del LED), Stati Uniti (per le organizzazioni commerciali certificate ai sensi del Quadro sulla privacy dei dati UE-USA) e Uruguay.
Nel 2019, l'UE e il Giappone hanno riconosciuto i rispettivi sistemi di protezione dei dati come "equivalenti", consentendo così la libera circolazione dei dati personali. Questo accordo ha creato la più grande area al mondo di flussi di dati liberi e sicuri. Nel giugno 2021 l'UE ha adottato decisioni di adeguatezza per il Regno Unito e nel gennaio 2022 per la Corea del Sud. Nel luglio 2023, la Commissione ha adottato la decisione di adeguatezza per il quadro UE-USA sulla privacy dei dati.
Una prima revisione dell'accordo con il Giappone si è conclusa con l'adozione di una relazione nell'aprile 2023 e la Commissione controlla anche l'applicazione degli accordi in vigore con il Regno Unito e gli Stati Uniti.
Il riesame ha dimostrato che i quadri normativi in materia di protezione dei dati negli 11 Paesi e territori sono ulteriormente convergenti con il quadro dell'UE e hanno rafforzato la protezione dei dati personali nelle loro giurisdizioni. Il GDPR ha ispirato cambiamenti positivi come l'introduzione di nuovi diritti per le persone, il rafforzamento dell'indipendenza e dei poteri delle autorità responsabili dell'applicazione delle leggi sulla privacy o la modernizzazione delle norme sui trasferimenti internazionali.
Le relazioni relative ai vari Paesi mostrano che, dopo l'adozione delle decisioni di adeguatezza ai sensi della direttiva sulla protezione dei dati del 1995, i diversi Paesi e territori hanno attuato una modernizzazione completa della loro legislazione sulla privacy. Hanno ulteriormente allineato i loro quadri normativi al GDPR o hanno introdotto riforme specifiche, che hanno rafforzato in modo significativo le tutele per i dati personali. Queste riforme hanno rafforzato, ad esempio, l'indipendenza e i poteri di applicazione delle autorità di protezione dei dati. Per colmare alcune lacune rispetto al quadro normativo dell'UE in materia di privacy, alcuni Paesi hanno introdotto garanzie specifiche per rafforzare la protezione dei dati provenienti dallo Spazio economico europeo, anche per facilitare l'esercizio dei diritti dei cittadini europei.
Dall'esame è emerso inoltre che le autorità pubbliche nelle 11 giurisdizioni sono soggette a garanzie adeguate nel settore dell'accesso ai dati da parte delle autorità pubbliche, in particolare per scopi di applicazione della legge o di sicurezza nazionale. Ciò include meccanismi efficaci di supervisione e di ricorso.
La Commissione continuerà a monitorare gli sviluppi pertinenti nei Paesi e nei territori interessati, in particolare quando sono in corso ulteriori riforme legislative. Il GDPR prevede che la Commissione riveda periodicamente le decisioni di adeguatezza.
