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DIRITTO D'AUTORE

Corte Costituzionale: il regolamento Agcom sul diritto d’autore resta valido.

Il regolamento Agcom sul diritto d’autore resta in piedi. La  Corte Costituzionale ha emanato l’attesa sentenza sul ricorso del Tar che la chiamava a pronunciarsi sulla legittimità del quadro normativo in forza del quale l’Autorità ha emanato il regolamento  entrato in vigore il 31 marzo 2014. Ma la partita non si chiude qui. La palla passa di nuovo al Tar del Lazio o del Consiglio di Stato che potrebbe essere chiamato dalla stessa Corte a dire la sua.

La Corte non è entrata nel merito della costituzionalità delle norme – si tratta dei decreti legislativi su e-commerce e audiovisivo, 70/2003 e 44/2010  - dichiarando la fondatezza o meno delle questioni di costituzionalità, ma ha semplicemente ritenute contraddittorie le ordinanze del Tar, per la mancata chiarezza sulla questione sottoposta.

Le questioni sollevate dal Tar, con le due ordinanze indicate in epigrafe – prosegue la Consulta - nella quale si considerano sovrapponibili i due pronunciamenti, sono inammissibili, in quanto entrambe presentano molteplici profili di contraddittorietà, ambiguità e oscurità nella formulazione della motivazione e del petitum”.

La Consulta, pur chiarendo che Agcom ha  correttamente interpretato il quadro normativo primario a fondamento del suo potere regolamentare, spiega anche che “le disposizioni censurate non attribuiscono espressamente” all’Autorità “un potere regolamentare in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica”.

 “A prescindere da ogni considerazione sulla accuratezza della ricostruzione del quadro normativo e della interpretazione datane dal rimettente, è evidente che nessuna delle disposizioni impugnate, in sé considerata, dispone specificamente l’attribuzione all’autorità di vigilanza di un potere regolamentare qual è quello esercitato con l’approvazione del regolamento impugnato nei due giudizi davanti al TAR - puntualizza la Consulta - Esso è desunto dal giudice a quo, in forza di una lettura congiunta delle previsioni sopra esaminate, che non risulta coerentemente o comunque adeguatamente argomentata”.

Ma in ogni caso l’effetto della sentenza è chiaro: per ora il regolamento sulla tutela del diritto d’autore resta in piedi.

(Fonte: Sito web Il Corriere delle Comunicazioni   –  Autore: Federica Meta -  Titolarità dei contenuti: Corpo
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