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Secondary ticketing, the Italian Government proposes new rules and fines from 30.000 to 180.000 euro.

ll Governo ha presentato alla Camera dei deputati un emendamento alla legge di bilancio per contrastare il fenomeno della vendita di biglietti sui siti secondari, c.d. secondary ticketing definito nella relazione illustrativa, "il collocamento di biglietti per manifestazioni di spettacoli acquistato online in maniera massiva da apposite piattaforme e successivamente rivenduti a prezzi maggiorati molto superiori rispetto al prezzo esposto sul biglietto".

Per il ministro dei Beni culturali e del Turismo si tratta di "un fenomeno intollerabile e i fatti di questi giorni dimostrano che non è sufficiente l'autoregolazione ma serve un intervento legislativo".

Per il governo, si legge ancora nella relazione illustrativa, "il secondary ticketing determina forti danni a carico dell'erario per mancata corresponsione di maggiori imposte, nonché, come evidente, a carico dei consumatori/utenti - penalizzati dal ricarico spesso fortissimo sul prezzo con grave distorsione della fruizione - nonché degli autori/editori e degli artisti interpreti o esecutori per mancata corresponsione dei relativi diritti".

La nuova norma proposta stabilisce il divieto di esercitare questa attività di rivendita da parte di soggetti diversi dagli organizzatori di spettacoli e da quelli titolari di biglietterie automatizzate autorizzate prevedendo le relative sanzioni.

Queste ultime prevedono una multa che va "da 30.000 euro a 180.000 euro per ciascuna violazione accertata, nonché, ove la condotta sia effettuata attraverso le reti di comunicazione elettronica, con la rimozione dei contenuti, o, nei casi più gravi, con l'oscuramento del sito web attraverso il quale la violazione è stata posta in essere, fatte salve le azioni risarcitorie".
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