TUTELA DEI DATI PERSONALI
Riscossione tributi tramite espropriazione presso terzi: Equitalia non necessita dell’autorizzazione del Garante per chiedere informazioni a terzi sui loro debiti con l’esecutato.
Non viola la privacy la società di riscossione che per effettuare il pignoramento presso terzi chiede ai clienti del contribuente moroso una dichiarazione delle somme a lui dovute. Lo ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza n. 17203/13 depositata l’11 luglio 2013.
Una società di riscossione, poi confluita in Equitalia, nel 2003 aveva chiesto a tutti i clienti di un consulente del lavoro moroso la compilazione di un questionario, con valore di dichiarazione stragiudiziale, per conoscere l'esistenza di somme dovute al professionista.
La Corte di legittimità ha avallato la richiesta di Equitalia finalizzata a effettuare un pignoramento presso terzi. Gli agenti della riscossione possono dunque chiedere ai clienti del professionista i dati sulle somme che gli devono e procedere al trattamento dei dati richiesti a terzi e acquisiti senza chiedere l’autorizzazione al Garante e senza rendere l’informativa prevista dall’art. 13 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196.
Il tutto è stato effettuato per eseguire un pignoramento presso terzi per il soddisfacimento del credito erariale.
Una società di riscossione, poi confluita in Equitalia, nel 2003 aveva chiesto a tutti i clienti di un consulente del lavoro moroso la compilazione di un questionario, con valore di dichiarazione stragiudiziale, per conoscere l'esistenza di somme dovute al professionista.
La Corte di legittimità ha avallato la richiesta di Equitalia finalizzata a effettuare un pignoramento presso terzi. Gli agenti della riscossione possono dunque chiedere ai clienti del professionista i dati sulle somme che gli devono e procedere al trattamento dei dati richiesti a terzi e acquisiti senza chiedere l’autorizzazione al Garante e senza rendere l’informativa prevista dall’art. 13 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196.
Il tutto è stato effettuato per eseguire un pignoramento presso terzi per il soddisfacimento del credito erariale.