INFORMATION TECHNOLOGY
Commissione UE: proposta di Regolamento sulla Data Governance.
La Commissione europea ha approvato una proposta di Regolamento europeo sulla data governance, il “Data governance act”.
Il provvedimento si inserisce all’interno della “European strategy for data 2020” e si pone come uno strumento trasversale rispetto agli altri atti già adottati come il GDPR, il Regolamento sui dati non personali, la proposta di Regolamento ePrivacy, etc.
Sono previste regole chiare per la trasparenza e la neutralità delle società intermediarie dei dati, cioè quelle che gestiscono i dati, che dovranno dimostrare che non useranno i dati raccolti per trarne profitto e garantire una separazione strutturale tra il servizio di condivisione e qualsiasi altro servizio fornito per evitare conflitti di interesse. Non è un regolamento «protezionista», infatti non è previsto l’obbligo di sede nell’Ue per le aziende interessate. Il regolamento faciliterà il flusso di dati tra i settori e gli Stati membri, mettendo tutti coloro che generano dati al posto di comando: l’ambizione è fare dell’Europa il continente numero uno al mondo per il trattamento dei dati.
La Commissione sosterrà la creazione e lo sviluppo di spazi comuni europei e l’uso reciproco dei dati in nove settori strategici: salute, ambiente, energia, agricoltura, mobilità, finanze, industria manifatturiera, pubblica amministrazione e competenze.
In particolare, con il Regolamento la Commissione si propone di:
È prevista anche l’individuazione da parte di ciascun Stato membro di un’autorità nazionale competente sui temi del Regolamento. Ciascuna autorità indicherà un proprio rappresentante nello European Data Innovation Board e dovrà coordinarsi con le altre autorità che – a diverso titolo – si occupano di dati (privacy, concorrenza, cybersecurity).
Il provvedimento si inserisce all’interno della “European strategy for data 2020” e si pone come uno strumento trasversale rispetto agli altri atti già adottati come il GDPR, il Regolamento sui dati non personali, la proposta di Regolamento ePrivacy, etc.
Sono previste regole chiare per la trasparenza e la neutralità delle società intermediarie dei dati, cioè quelle che gestiscono i dati, che dovranno dimostrare che non useranno i dati raccolti per trarne profitto e garantire una separazione strutturale tra il servizio di condivisione e qualsiasi altro servizio fornito per evitare conflitti di interesse. Non è un regolamento «protezionista», infatti non è previsto l’obbligo di sede nell’Ue per le aziende interessate. Il regolamento faciliterà il flusso di dati tra i settori e gli Stati membri, mettendo tutti coloro che generano dati al posto di comando: l’ambizione è fare dell’Europa il continente numero uno al mondo per il trattamento dei dati.
La Commissione sosterrà la creazione e lo sviluppo di spazi comuni europei e l’uso reciproco dei dati in nove settori strategici: salute, ambiente, energia, agricoltura, mobilità, finanze, industria manifatturiera, pubblica amministrazione e competenze.
In particolare, con il Regolamento la Commissione si propone di:
- potenziare il controllo di cittadini e imprese sui propri dati, in modo da rafforzare la fiducia e offrire un modello alternativo alle pratiche di trattamento attuali effettuate da piattaforme e provider;
- facilitare la condivisione e la circolazione dei dati favorendo l’ingresso di nuovi soggetti intermediari che possano svolgere un ruolo di garanzia e affidabilità nelle dinamiche connesse alla circolazione dei dati;
- facilitare il riuso dei dati in possesso delle pubbliche amministrazioni.
È prevista anche l’individuazione da parte di ciascun Stato membro di un’autorità nazionale competente sui temi del Regolamento. Ciascuna autorità indicherà un proprio rappresentante nello European Data Innovation Board e dovrà coordinarsi con le altre autorità che – a diverso titolo – si occupano di dati (privacy, concorrenza, cybersecurity).