TUTELA DEI DATI PERSONALI
Suprema Corte di Cassazione: l’obbligo di pagare le sanzioni privacy non sussiste decorso il termine di 90 giorni tra accertamento della violazione e sua contestazione.
Con l’ordinanza n. 38510 del 6 dicembre 2021, la Suprema Corte si pronuncia sul momento in cui si può ritenere che operi l’esenzione dall’obbligo di pagamento ai sensi dell’art 14 co. 6 della Legge n.689/1981.
La Suprema Corte ha individuato il dies a quo, da cui far decorrere il termine di novanta giorni per l’espletamento dell’attività ispettiva, e oltre il quale scatta l’esenzione dell’articolo sopracitato, nel momento in cui l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha acquisito e valutato i dati a sua disposizione.
Il testo dell'ordinanza è reperibile qui.
(Fonte: sito web medialaws.eu - Autore e titolarità dei contenuti: Redazione Media Laws).
La Suprema Corte ha individuato il dies a quo, da cui far decorrere il termine di novanta giorni per l’espletamento dell’attività ispettiva, e oltre il quale scatta l’esenzione dell’articolo sopracitato, nel momento in cui l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha acquisito e valutato i dati a sua disposizione.
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