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La Commissione europea invita 18 Stati membri a conformarsi al Data Governance Act dell'UE.
La Commissione europea ha deciso di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di messa in mora a 18 Stati membri che non hanno designato le autorità responsabili per l'attuazione della legge sulla governance dei dati o che non hanno dimostrato che queste ultime hanno i poteri per svolgere i compiti richiesti dalla legge.
Questi Stati membri sono: Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Estonia, Grecia, Francia, Italia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Svezia.
La legge sulla governance dei dati è applicabile in tutta la UE dal 24 settembre 2023. Essa facilita la condivisione dei dati tra Spazi europei intersettoriali e i Paesi dell'UE, a vantaggio dei cittadini e delle imprese. Le regole vigenti aumenteranno la fiducia nella condivisione dei dati stabilendo neutralità degli intermediari di dati che collegano individui e aziende con gli utenti dei dati. Le attività di intermediazione dei dati devono essere strettamente indipendenti da qualsiasi altro servizio che gli intermediari forniscono, devono essere registrate e possono essere identificate da un logo comune dell'UE.
Il Data Governance ACT – o DGA -. Favorisce inoltre il riutilizzo di alcuni dati in possesso del settore pubblico e stimola la condivisione volontaria dei dati: il cosiddetto altruismo dei dati, che consente ai cittadini di dare il proprio consenso a rendere disponibili i dati da loro generati per il bene comune, ad esempio per progetti di ricerca medica.
Le autorità responsabili a livello nazionale sono incaricate di registrare le organizzazioni di altruismo dei dati e di controllare la conformità dei fornitori di servizi di intermediazione dei dati. La Commissione UE sta quindi inviando una lettera di costituzione in mora ai 18 Stati membri interessati, che hanno ora due mesi di tempo per rispondere e colmare le lacune sollevate dalla Commissione. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione può decidere di emettere un parere motivato.
Questi Stati membri sono: Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Estonia, Grecia, Francia, Italia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Svezia.
La legge sulla governance dei dati è applicabile in tutta la UE dal 24 settembre 2023. Essa facilita la condivisione dei dati tra Spazi europei intersettoriali e i Paesi dell'UE, a vantaggio dei cittadini e delle imprese. Le regole vigenti aumenteranno la fiducia nella condivisione dei dati stabilendo neutralità degli intermediari di dati che collegano individui e aziende con gli utenti dei dati. Le attività di intermediazione dei dati devono essere strettamente indipendenti da qualsiasi altro servizio che gli intermediari forniscono, devono essere registrate e possono essere identificate da un logo comune dell'UE.
Il Data Governance ACT – o DGA -. Favorisce inoltre il riutilizzo di alcuni dati in possesso del settore pubblico e stimola la condivisione volontaria dei dati: il cosiddetto altruismo dei dati, che consente ai cittadini di dare il proprio consenso a rendere disponibili i dati da loro generati per il bene comune, ad esempio per progetti di ricerca medica.
Le autorità responsabili a livello nazionale sono incaricate di registrare le organizzazioni di altruismo dei dati e di controllare la conformità dei fornitori di servizi di intermediazione dei dati. La Commissione UE sta quindi inviando una lettera di costituzione in mora ai 18 Stati membri interessati, che hanno ora due mesi di tempo per rispondere e colmare le lacune sollevate dalla Commissione. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione può decidere di emettere un parere motivato.