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TUTELA DEI DATI PERSONALI

In vigore il decreto legislativo 151/2015 contenente la rifroma del controllo a distanza dei lavoratori.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo 151/2015 (in vigore dal 24.09.2015), è stato riformato l’art. 4 dello Statuto dei lavoratori ed è cambiata la disciplina normativa del controllo a distanza dei lavoratori.
 
La nuova disciplina si caratterizza per molteplici profili di rilevante interesse per le aziende, anche in considerazione del fatto che l’impostazione di tutto il nuovo impianto normativo è caratterizzata – da un lato - dalla abrogazione del divieto generale di controllo ma – dall’altro – dal rafforzamento delle tutele privacy mediante il rinvio alle norme sul trattamento dei dati personali.
 
Mentre resta obbligatoria la procedura di accordo sindacale o di autorizzazione ministeriale per impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori, la riforma ha disposto che per quanto riguarda gli “strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa” e gli “strumenti di registrazione degli accessi e delle presenze” non è più necessario alcun accordo o autorizzazione e i dati raccolti possono essere utilizzati “a tutti i fini connessi al rapporto di lavoro”. Ciò, tuttavia, a condizione che sia data al lavoratore adeguata informazione delle modalità d’uso degli strumenti e di effettuazione dei controlli e nel rispetto di quanto disposto dal Codice della privacy.
 
Ciò implica la stringente necessità che tutti i datori di lavoro verifichino l’adeguatezza e la conformità normativa dei processi e delle politiche di trattamento dei dati interne nella gestione dei dati dei lavoratori, anche a fini di controllo, tenendo presente le molteplici prescrizioni di cui ai Provvedimenti generali dell’Autorità Garante per la privacy (es: redazione del Disciplinare Interno sul controllo di email e Internet sui luoghi di lavoro di cui alle Linee Guida del 1° marzo 2007, tra gli altri), cui sostanzialmente è demandato il controllo di corretta applicazione delle nuove norme.
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