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Commissione europea: Linee Guida pratiche per spiegare l’applicazione del Regolamento 2854/2023 - Data Act, e i suoi effetti.
Il Regolamento UE 2854/2023 (Data Act) è entrato ufficialmente in vigore l'11 gennaio 2024. Introduce regole armonizzate sull'accesso e l'uso equo dei dati, in particolare per quanto riguarda i dispositivi connessi. Diventerà operativo il 12 settembre 2025.
La Commissione europea ha pubblicato un set di Linee guida pratiche sul funzionamento, la portata e gli effetti applicativi del Data Act, con particolare riferimento ai seguenti otto scenari: (1) condivisione dei dati tra imprese e consumatori nel contesto dell'IoT; (2) condivisione dei dati tra imprese; (3) clausole contrattuali abusive; (4) condivisione dei dati tra imprese e pubblica amministrazione; (5) passaggio da un fornitore di servizi cloud ad un altro; (6) accesso illegale ai dati da parte di governi di Paesi terzi; (7) interoperabilità; e (8) applicazione.
Come ulteriore sviluppo, la Commissione UE ha anticipato una serie di clausole contrattuali modello per aiutare le imprese a concludere contratti di condivisione dei dati che siano equi, ragionevoli e non discriminatori. Questi termini forniranno anche indicazioni su un compenso ragionevole e sulla protezione dei segreti commerciali.
Per quanto riguarda il cloud, la Commissione UE adotterà e renderà pubbliche anche una serie di clausole contrattuali standard non vincolanti per i contratti di cloud computing tra utenti e fornitori di servizi cloud. A tale scopo, è già stato istituito un gruppo di esperti per supportare la Commissione nella redazione di tali termini e clausole entro l'autunno del 2025.
La Commissione europea ha pubblicato un set di Linee guida pratiche sul funzionamento, la portata e gli effetti applicativi del Data Act, con particolare riferimento ai seguenti otto scenari: (1) condivisione dei dati tra imprese e consumatori nel contesto dell'IoT; (2) condivisione dei dati tra imprese; (3) clausole contrattuali abusive; (4) condivisione dei dati tra imprese e pubblica amministrazione; (5) passaggio da un fornitore di servizi cloud ad un altro; (6) accesso illegale ai dati da parte di governi di Paesi terzi; (7) interoperabilità; e (8) applicazione.
Come ulteriore sviluppo, la Commissione UE ha anticipato una serie di clausole contrattuali modello per aiutare le imprese a concludere contratti di condivisione dei dati che siano equi, ragionevoli e non discriminatori. Questi termini forniranno anche indicazioni su un compenso ragionevole e sulla protezione dei segreti commerciali.
Per quanto riguarda il cloud, la Commissione UE adotterà e renderà pubbliche anche una serie di clausole contrattuali standard non vincolanti per i contratti di cloud computing tra utenti e fornitori di servizi cloud. A tale scopo, è già stato istituito un gruppo di esperti per supportare la Commissione nella redazione di tali termini e clausole entro l'autunno del 2025.
