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INFORMATION TECHNOLOGY

Google pubblica cinque nuovi paper sugli Agenti di Intelligenza Artificiale (AI agents): impor-tanti implicazioni per il diritto e i contratti ICT.

Google ha reso pubblici cinque documenti di ricerca centrati sull’evoluzione degli AI agents — sistemi autonomi che integrano modelli linguistici avanzati, accesso a strumenti esterni, memoria contestuale e capacità decisionale operativa. Tra i contributi più rilevanti figura, ad esempio, il lavoro intitolato “Google’s Approach for Secure AI Agents” che definisce un quadro metodologico per la creazione di agenti sicuri, basato su tre principi fondamentali: controllo umano definito, potere operativo limitato e azioni/procedure pienamente osservabili.

Queste pubblicazioni segnano una svolta tecnica e contrattuale: i sistemi AI non sono più solo modelli passivi di generazione linguistica, ma agenti operativi che possono intervenire in flussi di lavoro, usare strumenti, compiere azioni via API, e cooperare tra loro — con tutti i riflessi in termini di responsabilità, governance, accountability e sicurezza.

Cosa cambia sul piano della consulenza legale e contrattuale?

  1. Definizione contrattuale più precisa: la distinzione tradizionale tra fornitura di modello AI e licenza software non è più sufficiente. Occorre definire contratti che regolino agenti autonomi, con parametri di azione, limiti operativi, escalation, auditing e supervisione umana.

  2. Sicurezza e conformità normativa: Google evidenzia che gli agenti vanno progettati secondo strategie “defence-in-depth”, con modelli ibridi di controlli deterministici e dinamici. Questo richiama fortemente obblighi contrattuali sui controlli, sulla tracciabilità delle azioni, sulla segregazione delle funzioni e sui meccanismi di fallback.

  3. Garanzie e responsabilità: quando un agente compie azioni, non è più sufficiente controllare l’output finale: il fornitore/agente può intervenire autonomamente. Le clausole dovranno prevedere chiaramente il “grado di autonomia” degli agenti, i soggetti responsabili, la supervisione umana e le tempistiche di intervento.

  4. Impatto contrattuale nel settore ICT: i contratti che prevedono AI agents dovranno includere SLA, piani di exit, audit, garanzie specifiche per agenti, sicurezza dei dati, gestione del rischio agente-fornitore. Le nuove pubblicazioni di Google offrono un riferimento tecnico aggiornato utile per costruire tali clausole.

  5. Tempestività dell’aggiornamento contrattuale: dato che la ricerca viene diffusa ora, le organizzazioni che si apprestano a stipulare contratti con agenti AI sono chiamate a integrare rapidamente i propri modelli contrattuali e di governance.

In sintesi, le cinque nuove pubblicazioni di Google sugli AI agents rappresentano non solo un avanzamento tecnico, ma anche un monito per chi opera nel diritto delle tecnologie: i contratti ICT devono evolvere per riflettere una nuova era agentica, con implicazioni dirette su responsabilità, governance, sicurezza e conformità legale.

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